Conversazione del 22.10.2008.
Riflessioni dopo la cena con gli amici Ustioni e Frenco.
PARTE SECONDA. Cosa significa ribellarsi oggi.
D - Oggi, nonostante siano cambiate tantissime cose, soprattutto per quello che riguarda i sistemi di comunicazione di massa, direi che la forma più nobile di ribellione è comunque la stessa, cioè nel senso di non adeguarsi a certe cose.
Cioè, c’è un senso di ribellione che abbiamo tutti quanti dentro, che lo tiriamo più o meno fuori a seconda di quello che è la nostra personalità e quello che abbiamo vissuto.
Però, comunque, prima o poi nella vita ci deve essere una ribellione.
Secondo me una ribellione è il fatto di tirar fuori le cose più profonde che ha uno dentro, far capire cioè che son quelle le cose che importano piuttosto che tante altre.
Tutto qua, la ribellione è quello, saper comunicare quello che uno ha dentro.
Cioè, c’è un senso di ribellione che abbiamo tutti quanti dentro, che lo tiriamo più o meno fuori a seconda di quello che è la nostra personalità e quello che abbiamo vissuto.
Però, comunque, prima o poi nella vita ci deve essere una ribellione.
Secondo me una ribellione è il fatto di tirar fuori le cose più profonde che ha uno dentro, far capire cioè che son quelle le cose che importano piuttosto che tante altre.
Tutto qua, la ribellione è quello, saper comunicare quello che uno ha dentro.